Nelle ultime settimane dell’anno appena concluso, è uscito Numero 5, ultimo video estratto da Containers, album del producer Night Skinny e che vede la partecipazione di Artie 5ive. Il promo, diretto da Giammarco Boscariol e Davide Piras, è solo l’ultima produzione targata The Hills girata interamente con iPhone. La casa di produzione, fondata nel 2019 dallo stesso Boscariol assieme all’executive producer Andrea Chelli, si è affermata come una delle griffe più ricercate in ambito urban grazie soprattutto alle regie firmate da Boscariol e Piras.
Come scrivevamo, non si tratta del loro primo lavoro girato con questo mezzo non esattamente convenzionale e per questo motivo abbiamo pensato bene di approfittare dell’occasione e fare due chiacchiere con i due registi e con il direttore della fotografia Ciro Di Niccolo.
Avete girato Numero 5 con l’iPhone. È una provocazione? Una scelta estetica? Una necessità produttiva? Oppure si tratta di qualcos’altro ancora?
Eravamo sicuri fin dall’inizio che il look visivo che ci avrebbe restituito l’iPhone fosse perfetto per questo video, quindi è stato chiaro fin da subito che fosse il mezzo ideale per noi. Girare interamente con iPhone ci ha permesso di lavorare con grande velocità e versatilità, due fattori chiave per soddisfare le nostre esigenze creative nei tempi che avevamo a disposizione. Ad esempio, i cambi di inquadratura richiedevano solo un quarto del tempo rispetto ai metodi tradizionali, e per cambiare ottica bastava un semplice clic sullo schermo.
Non vediamo alcuna provocazione nell’usare questo strumento, anzi, tutt’altro. La camera è un mezzo per raccontare una storia, deve essere quindi sempre al servizio del racconto, proprio come è stato nel nostro caso.
Come vi è venuto in mente di girare con l’iPhone? Quali sono state le prime risposte verso questa proposta? Sarei curioso di sapere cosa ne hanno pensato i discografici (che prendete in giro nel video)…
Avevamo già sperimentato l’uso dell’iPhone in un paio di occasioni e siamo sempre rimasti molto soddisfatti delle immagini (con Daytona per Bravo ragazzo pt 3, ancora nel 2022, e con Settembre di Diss Gacha uscito lo scorso novembre, ndr). Già allora avevamo colto il potenziale di questo strumento, e il suo look unico e riconoscibile lo rendeva un mezzo interessante, capace di aggiungere originalità a un racconto visivo.
Proprio perché crediamo nel potenziale creativo dell’iPhone come macchina da presa e ci piace esplorarlo, abbiamo avuto il piacere di collaborare con Apple che ci supporta fornendoci i materiali tecnici in questo tipo di progetti. È grazie a questa partnership che siamo riusciti a girare Numero 5 utilizzando l’iPhone 16 Pro, un’opportunità che ci ha permesso di sperimentare nuove possibilità creative.
Da sempre è una nostra missione proporre idee innovative e fuori dal comune ad artisti e discografiche, in questo caso, come in passato, in prima battuta abbiamo riscontrato una buone dose di scetticismo alla nostra proposta, ma fortunatamente gli artisti credono nella nostra visione e si fidano delle nostre idee quindi dopo aver raccontato quello che avevamo in mente hanno abbracciato questa idea curiosi del risultato.
Fotografie BTS di Leo Tiziani – Fornite da The Hills
Una domanda specifica per Ciro Di Niccolo: che questa sia tutta farina di un iPhone ci credo poco. Convincimi del contrario: come lo avete settato? Che strumenti aggiuntivi (lenti ecc) avete usato?
Ciro Di Niccolo: Che tutto sia stato realizzato con iPhone è assolutamente vero. È evidente che ci si sia avvalsi dell’applicazione Blackmagic, che trasforma l’iPhone in una vera e propria camera professionale. Tuttavia, è essenziale comprendere a fondo il mezzo prima di utilizzarlo per un lavoro professionale. Va considerato che i diaframmi, alla loro apertura massima, variano tra le diverse ottiche e non possono essere modificati poiché bloccati dalla casa madre. Per questo motivo, ritengo fondamentale mantenere sempre gli stessi valori ISO tra le riprese.
Inoltre, girare in un teatro di posa professionale diventa cruciale per garantire il pieno controllo sull’illuminazione ambientale. Anche l’utilizzo di attrezzature cinematografiche standard, come un carrello, può influire significativamente sull’approccio al mezzo e sul risultato visivo finale.
Quali sono le potenzialità e i limiti principali di questo strumento dal punto di vista della direzione della fotografia?
Ciro Di Niccolo: Amo girare con Alexa 35 e spero che Arri ci invii presto la Alexa 265 a Milano! Detto questo, il vero punto di forza di questa camera è la comodità e rapidità nel creare diversi punti macchina. Siamo riusciti a muoverci agilmente nello studio grazie a un rig molto leggero montato su una radio Boombox, supportati dall’esperienza del macchinista Andrea Comite, che è riuscito a mettere tutto in sicurezza. Con una videocamera tradizionale, avremmo richiesto sicuramente più tempo e maggiore attenzione a causa del peso e dell’ingombro.
Girare con l’iPhone si è rivelato una scelta geniale, ma altrettanto fondamentale è stato lo studio della configurazione dei rig e dei corpi illuminanti. Come scenografia, abbiamo scelto due corpi illuminanti pionieri del cinema: i Jumbo. A mio parere, sono stati decisivi, con la loro luce calda e incisiva che ha conferito un carisma unico alle immagini, catturato al meglio dall’iPhone. Sono felicissimo di aver affrontato questa nuova avventura.
In fase di post-produzione, invece, cambia qualcosa a livello di work-flow? Quali sono state le sorprese principali derivate dal lavorare con un iPhone?
Le cose sono cambiate molto dai nostri primi esperimenti con iPhone, oggi lavorare le immagini in post-produzione è diventato molto più semplice. Grazie all’Apple Log, possiamo trattare i colori in modo molto più completo rispetto al passato. Certo, ci sono ancora ampi margini di miglioramento, ma siamo comunque molto soddisfatti, sia del workflow che dei risultati ottenuti.
Lavorate soprattutto con rapper o comunque artisti della scena urban. Dove vi sembra che stia andando questa scena in senso di evoluzione estetica e sonora? Avreste voglia di confrontarvi anche con generi musicali diversi?
L’estetica e il sound del genere in Italia sono ancora in una fase di trasformazione. Ci sono molte contaminazioni e influenze diverse, e per ora non esiste una forma ben definita. Probabilmente stiamo attraversando un momento di ricerca, e questa mancanza di standard estetici potrebbe essere uno dei lati positivi di questa fase.
Per quanto ci riguarda, siamo sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Sperimentare generi musicali diversi da quello che facciamo oggi potrebbe sicuramente rappresentare una chiave per la nostra crescita artistica.
Se poteste scegliere fra tutti gli artisti del mondo, di quale vorreste fare un videoclip?
Sarebbe sicuramente interessante collaborare con qualche artista del panorama americano. Dua Lipa, Post Malone o magari The Weeknd dato che anche lui ha improntato le sue ultime produzioni sull’utilizzo dell’iPhone. Per quanto riguarda l’italia ci piacerebbe tornare a lavorare con una leggenda come Sfera.
Oltre il videoclip, avete progetti futuri fuori dal mondo musicale: pubblicità, serie tv, cinema?
Siamo in continua evoluzione e stiamo cercando di ampliare i nostri orizzonti in tutti questi ambiti. Quest’anno, ad esempio, abbiamo girato un documentario osservativo che racconta le vite di alcuni ragazzi ospitati in una comunità dedicata a offrire supporto e alloggio a minori in difficoltà, segnalati dal Tribunale per i Minorenni, dai Servizi Sociali o dalle Forze dell’Ordine. Anche questo documentario è stato girato interamente in iPhone, che si è rivelato perfetto per entrare nell’intimità delle storie dei ragazzi senza essere invasivi. Il lungometraggio sarà pronto per il 2025.
Ultimamente si fa un gran parlare di budget e condizioni sempre più precarie nel mondo del videoclip. Voi cosa ne pensate?
Da un lato, è vero che la situazione è diventata sempre più difficile, con budget ridotti rispetto ad altri paesi e soprattutto scarsità di tempo nelle fasi produttive del progetto, il che rende il lavoro della produzione ancora più complesso. Tuttavia questa sfida può anche stimolare la creatività, spingendo tutti a cercare soluzioni innovative come nel caso dell’utilizzo dell’Iphone.
Pensiamo fortemente che ci sia sempre un grande spazio per la sperimentazione. Spesso le restrizioni possono diventare un’opportunità per dare vita a idee fresche e inaspettate
Per quanto riguarda The Hills, che tipo di bilancio tracciate per questo 2024, compresa la vostra collaborazione con Amedeo Zancanella, e cosa vi aspettate dal 2025?
Siamo molto soddisfatti di quanto siamo riusciti a realizzare. Abbiamo avuto l’opportunità di lavorare su progetti molto diversi tra loro, da videoclip musicali passando a lavori legati al mondo della moda, che ci hanno permesso di consolidare la nostra visione e il nostro team, che in questo ultimo anno è veramente cresciuto molto sotto il punto di vista professionale.
La collaborazione con Amedeo è iniziata circa un anno e mezzo fa e piano piano, conoscendoci sempre meglio, siamo riusciti a creare una sinergia che si riflette positivamente sui lavori che affrontiamo assieme, oramai anche lui parte del team.
Guardando al 2025 l’obiettivo è quello di ampliare ulteriormente le nostre collaborazioni con registi, artisti e partner del settore. Vogliamo essere parte integrante di produzioni sempre più ambiziose, portando la nostra visione creativa, entusiasti delle opportunità che il futuro ci riserva e delle nuove sfide che saremo pronti ad affrontare.