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A 5 anni dagli indimenticati (e tuttora copiatissimi) visual di Aleph, Gesaffelstein torna sulla scena musicale col promo di Reset, diretto da Manu Cossu, cioè Manu senza Fleur. Un video concettuale, che parodizza l’estetica del rap, la sua evoluzione sempre più stanca e, per estensione, la ripetitività vuota dell’industria musicale.
A 5 anni dagli indimenticati (e tuttora copiatissimi) visual di Aleph, Gesaffelstein torna sulla scena musicale col promo di Reset, diretto da Manu Cossu, cioè Manu senza Fleur. Un video concettuale, che parodizza l’estetica del rap, la sua evoluzione sempre più stanca e, per estensione, la ripetitività vuota dell’industria musicale.
Mano a mano che la clip prosegue, la folla assume sempre maggiore importanza fino ad una vera e propria sfilata di volti in cerca dell’attenzione della camera. È a quel punto che fra la gente scorgiamo Mike Lévy : il producer francese è rappresentato come una statua nera e lucida, un monumento impermeabile all’ambiente esterno.