Poco più di una settimana fa, sul canale Vevo dei Kings of Leon è stato caricato un video che mette insieme gli ultimi tre promo della band. Come avevamo già sottolineato all’uscita di Reverend, i tre video formano una trilogia narrativa intricata e complessa che si rifà a Twin Peaks ed epigoni vari – Heroes e, soprattutto, Stranger Things.

La reazione all’uscita del terzo video.
Davanti agli occhi degli spettatori si dipana un intreccio che coinvolge una bellissima cheerleader e un vecchio uomo, proveniente forse dal futuro. Nel mezzo, la polizia e i Kings of Leon cercano di risolvere il mistero e salvare il mondo. Il tutto ambientato nella classica piccola città di provincia americana. Insomma, la solita routine.

Ecco.
La trama, anzichè dispiegarsi linearmente, continua a zigzagare, specie nell’episodio conclusivo. I “buchi” abilmente lasciati da Basil permettono alle interpretazioni di fioccare. Il cantante della band, Caleb Followill, ha spiegato ad Entertainment Weekly che «è sempre stata più una questione di atmosfera e temi» e dunque «la trama non è stata una vera priorità». Secondo quanto sostiene Followill, l’idea di fondo era quello di proporre due futuri alternativi: «uno con le televisioni e la morte della cultura, un altro con il ritorno alla cultura della radio e le cose che contano. È a questo punto che entra in gioco il futuro e il viaggio nel tempo ecc. È diventata una cosa fantascientifica strada facendo. Ma era più che altro una metafora vaga, voglio dire, noi amiamo davvero la TV!».
Non contenti di queste spiegazioni elusive, i fan della band si sono scatenati su Youtube. C’è sembrata una buona idea raccogliere alcuni dei migliori commenti qui sotto.

Peter Drienko va dritto al punto

Myles Goldman sostiene di averne parlato col regista. Lui sa, fidatevi.

edgarr analizza il terzo video, Reverend. Ma è solo una prima impressione, c’è molto di più da prendere in esame

SPOILER

I want to believe

L’uomo dal futuro, che è il cantante, non è venuto a risolvere alcun problema. L’uomo dal futuro È il problema. E lo risolve da solo ritornando indietro indietro nel tempo.