

Dal 12 al 14 giugno torna a Berlino uno degli appuntamenti più attesi per chi si occupa di videoclip musicali: i Berlin Music Video Awards (BMVA). Giunto alla 13ª edizione, il festival propone un fitto programma tra proiezioni, performance, DJ set, cerimonie di premiazione, incontri di networking e talk. Come sempre, l’obiettivo è valorizzare la creatività visiva nel mondo musicale, con uno sguardo che spazia dal mainstream all’underground, passando per l’avanguardia più sperimentale.
Tra gli eventi speciali in programma, spicca il party del venerdì 13 ospitato nei celebri sotterranei del KitKat Club, storica venue della scena berlinese. A guidare la serata sarà Ari Denaro, artista e giurato italiano della categoria Most Bizarre, che curerà l’allestimento della sua ormai nota Psycho party. Il dress code è obbligatorio, come da tradizione del locale.
I videoclip italiani in concorso – Anche quest’anno non mancano le produzioni italiane in concorso. Due in particolare sono state selezionate:
- Onions dei Cults, diretto da Alice Fassi, candidato nella categoria Most Bizarre: un viaggio visivo tra psichedelia e nostalgia, fatto di colori saturi, distorsioni e atmosfere da VHS dimenticata.
- Infamia di Richey V, diretto da Manuel Esposito, è invece presente nella categoria Most Experimental: un’immersione oscura e inquietante in un mondo fatto di glitch, ombre e dettagli disturbanti, in perfetta sintonia con la tensione della traccia musicale.
Entrambi i video sono candidati anche ai Videoclip Italia Awards di quest’anno, in particolare Onions fra i miglior videoclip internazionali e Infamia per il Miglior Make-Up.





Uno sguardo al futuro del videoclip – I Berlin Music Video Awards si confermano uno spazio dove la creatività conta più del budget. Come spiega il fondatore Aviel Silook, negli ultimi anni il panorama è profondamente cambiato: oggi anche artisti emergenti, con risorse limitate, riescono a produrre video innovativi e visivamente potenti che trovano spazio nella selezione ufficiale.
«Anche chi è all’inizio del proprio percorso può realizzare videoclip sorprendenti. Non è una questione di soldi, ma di visione, esecuzione e originalità», afferma Silook. Quest’anno, ad esempio, nonostante le candidature di artisti affermati come Depeche Mode, Usher o Calvin Harris, molti dei loro video non sono stati selezionati, a favore di produzioni indipendenti più efficaci dal punto di vista creativo.
Secondo il fondatore del festival, questa tendenza riflette una crescente democratizzazione nel mondo dei videoclip musicali: «il divario tra grandi produzioni e progetti indipendenti si sta riducendo; è un momento entusiasmante, perché a fare la differenza è la qualità dell’idea, non il nome dietro al progetto».
Per maggiori informazioni, biglietti e programma completo: 👉 berlinmva.com
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