A coronare un anno di grandi soddisfazioni professionali, il collettivo Ground’s Oranges realizza il videoclip che segna il ritorno di Giorgio Poi. Il protagonista di Vinavil è nientemeno che Giovanni Muciaccia, sì, quello di Art Attack, qui interpretato da Stefano Tomasello (somiglianza impressionante).
Il twist sta tutto nell’immaginare il presentatore con toni opposti rispetto alla serena euforia dello show. Depresso, malinconico e solitario: il Muciaccia immaginato da Zavvo Nicolosi deve circondarsi di forbici dalla punta arrotondata per non rischiare di tagliarsi le vene.
In questa spirale depressiva fa capolino una marionetta-pipistrello, che conferma quel gusto per l’assurdo già ammirato col cagnolino del recente Domenicamara. Questo personaggio surreale – che, come in Fight Club, appare una volta che il protagonista soffre di insonnia – lo accompagna in tutte le sue attività, mano un’indole negativa e, infine, autodistruttiva.
Il finale è però rasserenante, seppur reso più concitato dall’apparizione di Capo, ovvero l’indimenticabile statua parlante, che qui tanto per cambiare appare come posseduta. In tutto questo, sorge spontanea una domanda: dov’è Neil?